Matteo Bertini
Programmatore eclettico, dai tempi dell'Apple II, passando per un 8086 a fosfori arancioni, per arrivare al primo mitico computer personale, un 386 a 40Mhz che stava in una scatola da scarpe (non avevo ancora i soldi per il case). Usa Python dal 1998, nel periodo del passaggio tra la versione 1.5 e la 1.6, e da quel momento ha vissuto tutti i cambi di versione.
Usa Python per lavoro, assieme a Cython, C++, Qt, ma si diletta a sperimentare altri linguaggi: Ocaml, Rust, e da qualche tempo Elm.