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You can use this page to email Alessandro Parisi about Artificial Idiocy.
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Parlare di Intelligenza Artificiale é ormai di moda: del resto, le innovazioni che caratterizzano il settore sono talmente rapide ed esaltanti che é difficile resistere dal commentare e diffondere le notizie che riguardano i risultati strabilianti conseguiti dalla ricerca, soprattutto quella applicativa.
Tuttavia, é anche facile cadere preda di false suggestioni, spesso immotivate o eccessivamente altisonanti, al punto da apparire inverosimili e irrealistiche: troppo spesso i media, ma anche gli "addetti ai lavori", che dovrebbero avere un maggiore senso critico, cedono alla tentazione della propaganda.
Le motivazioni della diffusione di annunci esagerati in merito alle possibilità dell'Intelligenza Artificiale nei diversi settori della vita quotidiana (a cominciare dalle prospettive di lavoro) sono spesso ricondubili a un business model distorto, che allinea gli incentivi anche finanziari dei produttori di software con quelli dei media: entrambi infatti hanno da guadagnare dal clamore mediatico che caratterizza non solo l'Intelligenza Artificiale, ma l'innovazione tecnologica in generale.
Pertanto, non è affatto raro sentire annunci che salutano alla inevitabile "singolarità" dell'Intelligenza Artificiale, che soppianterà il genere umano in ogni campo, fino al punto di spodestarlo dai residui dominii che gli sono ancora propri, quali quello della creatività e della ricerca scientifica.
Ma quanto c'é di vero o al limite, di verosimile, in tali proclami altisonanti?
Info sull'autore
Professionista IT da oltre 20 anni, con significativa esperienza come Computer Scientist, è specializzato nei settori della Cybersecurity, Intelligenza Artificiale e Blockchain.
Sfruttando il suo background accademico in Econometria e Modellistica Quantitativa per l'Economia e la Finanza, insieme ad una vasta competenza pratica nelle tecnologie ICT, ha maturato esperienza professionale in contesti organizzativi e decisionali caratterizzati da elevata complessità, supportando le aziende nell'adozione di tecnologie innovative come strumenti strategici per tutelare e valorizzare le risorse aziendali.
È Autore di pubblicazioni specialistiche, come “Hands-on Artificial Intelligence for Cybersecurity”, adottato come testo di riferimento da diverse università internazionali, e il testo “Securing Blockchain Networks like Ethereum and Hyperledger Fabric”.
Dal 2006 è consulente in materia di conformità alla Normativa sulla Privacy e da febbraio 2022 è stato nominato Esperto in Protezione dei Dati dal Consiglio d'Europa (CoE).
Attualmente ricopre la carica di Responsabile Ricerca e Sviluppo per conto del gruppo Meridian.